Angela e Luciana Giussani

ANGELA, Milano 10 giugno 1922 – 10 febbraio 1987

LUCIANA, Milano 19 aprile 1928 – 31 marzo 2001

Angela e Luciana Giussani

ANGELA, Milano 10 giugno 1922 – 10 febbraio 1987

LUCIANA, Milano 19 aprile 1928 – 31 marzo 2001

Biografia

Fumettiste ed editrici, creatrici del personaggio di Diabolik.

La storia di Diabolik coincide con quella delle sorelle Angela e Luciana Giussani. Due belle, colte, spiritose e inquiete signore della buona borghesia milanese che ebbero il coraggio di diventare imprenditrici di sé stesse in anni in cui una simile operazione era a dir poco anomala e che non esitarono ad affrontare accuse e critiche, processi e sequestri, pur di portare avanti la loro grande avventura.
Due donne dal carattere contrastante: una ribelle ed estroversa, l’altra più razionale e concreta. Le sorelle Giussani, conosciute come le regine del terrore, non si sono limitate a inventare un nuovo personaggio, hanno ideato un modo tutto nuovo di fare il fumetto.

Angela Giussani, ideatrice del personaggio di Diabolik, primo fumetto italiano in formato tascabile, nasce nel 1922, brillante ed audace, non aveva paura di mostrarsi per come fosse, prese non solo la patente auto, cosa non comune per una ragazza negli anni ’50, ma anche quella di pilota di aereo. Era una ragazza indipendente, che praticava molti sport.

Dopo aver fatto per qualche anno la fotomodella, sposa nel 1946, l’editore Gino Sansoni, proprietario della casa editrice Astoria Edizioni, dove Angela, diventata giornalista e redattrice, lavorerà per qualche anno occupandosi di una collana che pubblicava libri per ragazzi. Dopo qualche anno, si dimette e con la liquidazione ottenuta fonda la Astorina.

Dopo il fallimento di un primo tentativo, la pubblicazione di un fumetto incentrato sulle avventure di un pugile, Big Ben Bolt, durato solo due anni, ci riprova con un nuovo personaggio nato dalla lettura di un romanzo di Fantômas, ritrovato casualmente su un treno. Ed è proprio frequentando la stazione Cadorna, vicina alla sede della casa editrice, che Angela ha una geniale folgorazione: capisce che per intercettare il pubblico bisogna ipotizzare un albo piccolo e pratico, una lettura da viaggio, qualcosa che si avvicini ad un libro tascabile: 12×17 centimetri, la misura perfetta pensata per i pendolari che ogni giorno passavano per la stazione Cadorna. Stratega di marketing prima ancora che questo diventi una scienza a cui le aziende si affideranno in maniera fideistica, la maggiore delle Giussani intuisce che quello dei pendolari è un target dalle grandi potenzialità.
Comprese che era il momento di creare un eroe cattivo, che sarebbe poi diventato il re del terrore, il genio del crimine, il mago del travestimento, che dal ’62 ad oggi avrebbe inchiodato con i suoi fumetti milioni di lettori: un eroe negativo che dissipa le convenzioni del fumetto per ragazzi, un antieroe che rapina, uccide, che dispone delle tecnologie più avanzate, dei trucchi più sofisticati. Il tocco di genio fu quello di affidarsi ad un personaggio diverso da quello di moda all’epoca, un eroe cattivo, un po’ Fantômas, un po’ Arsenio Lupin, che Angela definisce “un grande ladro illegale che si diverte perseguitando i grandi ladri legali”.
Nel novembre del 1962 viene pubblicato il primo numero di Diabolik, dal titolo Il Re del Terrore, con la trama scritta da Angela stessa. Le sorelle Giussani dissero pubblicamente di essersi ispirate a un fatto di cronaca nera accaduto a Torino nel 1958 dove un uomo era stato brutalmente ucciso e l’assassino si era firmato Diabolich; il fatto restò alla memoria come L’assassinio di Via Fontanesi; in un’ altra intervista, dichiarano di essersi ispirate al similare “Diabolo” (dal latino tardo diabŏlus o dal greco diábolos).
Le sorelle Giussani iniziarono a lavorare insieme a Diabolik dopo 13 uscite del fumetto quando Angela chiamò la sorella a lavorare con lei. Luciana non aveva molta esperienza nel settore (lavorava in un’azienda di aspirapolveri), ma la passione la fece integrare molto bene nel ruolo al punto da sostituire in tutto la sorella quando Angela Giussani morì il 10 febbraio 1987. Nel 1992 lasciò la guida del fumetto Diabolik di cui, però, continuò a scrivere le avventure ancora a lungo, fino al 2000 con l’ultimo numero intitolato Vampiri a Clerville. Nel marzo 2001, morì all’età di 73 anni.

Personalità

Intuitive, ingegnose e creative, a queste due sorelle va il merito di aver creato il primo esempio di fumetto nero italiano, lanciando un vero e proprio genere che, dagli anni ’60 in avanti, prese sempre più piede, oltre ad aver inventato un personaggio che fa parte dell’immaginario collettivo italiano: se fino a quel momento, infatti, tutti i fumetti seguivano lo schema “cattivo attacca buono. Buono reagisce. Buono vince, cattivo sconfitto” dove il buono della storia era solitamente il protagonista, loro ribaltarono completamente lo schema trasformandolo in “cattivo attacca buono. Buono reagisce. Cattivo vince, buono sconfitto” scegliendo come protagonista proprio il cattivo dallo sguardo duro e tagliente.


Prima di Diabolik gli eroi non rapivano, di certo non uccidevano, i protagonisti dei fumetti erano buoni, non potevano contraddire il codice morale imperituro dell’epoca. Angela Giussani con Diabolik infranse le regole e le consuetudini di quell’Italia ipocrita e moralista, e sfidò il mondo con un fumetto adulto, violento: per questo le sorelle Giussani vennero più volte citate per esortazione alla corruzione, accusate da certo femminismo di aver creato con Eva Kant una figura di donna subalterna. Ma non fu così.

Dopo lo scalpore iniziale, varie accuse, continui processi e sequestri, queste due donne, l’una la forza dell’altra, ebbero il coraggio di essere loro stesse, di esprimere i loro voleri lanciando la sfida ai luoghi comuni e al perbenismo, sovvertendo qualsiasi convenzione. Proprio come il loro protagonista, affrontarono le sfide quotidiane, continuando la grande corsa nella loro avventura, senza mai esitare.